
Bravo Lando: i veri campioni non hanno bisogno di vincere
22/07/2024 07:30
Lando Norris si è reso protagonista di un gesto estremamente sportivo nei confronti del proprio compagno di squadra Oscar Piastri, lasciando vincere il GP d'Ungheria all'australiano; dimostrando che - in certi casi - vincere non è l'unica cosa che conta.
McLaren si complica la vita da sola
Dopo una partenza non perfetta dalla pole, l'inglese si è trovato a inseguire il classe 2001 per gran parte della corsa, per poi ritrovarsi in testa grazie a un undercut voluto dalla McLaren.
La squadra, infatti, ha consciamente messo Norris nelle condizioni di superare Piastri nella fase dell'ultimo pit stop, rassicurando Oscar che Lando gli avrebbe ridato la posizione.
In quel frangente, però, diversi sono stati i pensieri che hanno attraversato la mente del numero 4. Tra questi ce n'è uno, il più fondamentale per ciascun pilota: la classifica del Mondiale.
Con una vittoria, il britannico avrebbe recuperato un bottino importante di punti nei confronti di Verstappen; leader incontrastato del campionato, seppur reduce un periodo complicato (tre gare di fila senza successi).
Norris e la McLaren di occasioni ne hanno sprecate tante negli ultimi mesi: il successo poteva arrivare in Canada, in Spagna ed in Austria; eppure, per un motivo o per un altro, manca da Miami.
Adesso la lotta per la vittoria era un discorso a due, tra Lando e Piastri. Insomma, la doppietta della squadra era assicurata, mentre l'ordine d'arrivo ancora tutto da stabilite.
L'ingegnere di pista dell'inglese ha cercato di indurre il pilota a cedere la posizione per diversi giri. Con il passare del tempo, invece, lo stesso Oscar continuava a vedere il primo trionfo in F1 allontanarsi.
Norris, un gesto da campione
A pochi passaggi dal termine, Norris prende la sua decisione: rallenta e "regala" il successo al proprio compagno di scuderia, restituendogli la prima posizione che - oggettivamente - l'australiano meritava.
Il classe '99 avrebbe potuto letteralmente staccare il collegamento radio con i box, procedendo con una vittoria che - senza dubbio alcuno - lo avrebbe aiutato nettamente in classifica mondiale.
Eppure non lo ha fatto, dimostrando di saper essere un campione. Già, in tanti credono che questo atteggiamento non appartenga a chi viene identificato con questa espressione, perdendo di vista la categoria: la scelta del britannico non sarà condivisibile dai campioni del mondo, ma sicuramente da quelli di sportività.
Bravo Lando, e grazie di averci ricordato che - in un ambiente spietato, come quello della Formula 1 - si può vincere anche senza portare a casa il trofeo del primo classificato.
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