GP Brasile - Il passo gara irresistibile di Verstappen: Norris prende un secondo nel suo giro veloce

Con il risultato ottenuto nel corso del GP del Brasile, Verstappen ha messo un’ipoteca sul mondiale piloti. Tutti abbiamo tessuto le lodi del pilota che ha dimostrato una volta di più il suo valore al pubblico della Formula 1. Sarebbe impossibile aggiungere altri aggettivi a quanto è stato già detto.

Cercheremo però di porre ancora più l’accento su questa sua performance. Una prova di forza mostruosa che nessuno avrebbe mai potuto pronosticare alla domenica mattina. Max parte 17° a causa di una brutta qualifica e la penalità motore di 5 posizioni che gravava su di lui per la sostituzione fatta venerdì.

La rimonta

Si parte e Max in soli 3 giri è già decimo alle spalle di Gasly (nella foto che vi mettiamo a disposizione, abbiamo colorato dello stesso colore i giri in cui Max si trovava alle spalle di un altro driver, così da comprendere al meglio il suo passo gara. Trovate poi in viola tutti i giri veloci della gara, in rosso la bandiera rossa e in giallo la Safety Car). Pierre viene superato al quarto passaggio, al sesto Verstappen supera Alonso, al decimo Piastri, all’undicesimo Lawson e nel corso del 13° giro arriva sotto a Leclerc. In questa fase piove poco e l’asfalto è da Intermedie. Come potete osservare dall’immagine, già in questa fase, nonostante i sorpassi, Verstappen ha già lo stesso numero di giri veloci fatti da Russell e Norris, che nel frattempo si stanno sfidando in testa alla gara.

Leclerc fa muro e l’olandese dovrà attendere che il pilota della Ferrari rientri ai box per poterlo superare (giro 24). A questo punto il portacolori Red Bull viene frenato da Ocon e non può fare altro che ripetere il suo ritmo. A quel punto la pioggia aumenta, alcuni piloti rientrano ai box fino a che non viene esposta la bandiera rossa. Ocon rientra in pit lane da leader della gara con Verstappen in P2.

Il ritmo irresistibile di Max

Alla ripartenza montano tutti le Intermedie. Forse questo è il momento in cui Max soffre di più. Se si tratti di difficoltà per l’acqua presente in pista, o di gestione (data dal fatto che lui si trovava in P2 e l’avversario Norris in P5), questo è difficile saperlo. Poi arriva l’errore di Sainz, la Safety Car ricompatta il gruppo e alla ripartenza Verstappen rompe gli indugi superando Ocon. Presa la testa della gara, Max decide di umiliare tutti mettendo in mostra un passo gara irresistibile per chiunque.

Nelle 25 tornate che seguiranno (che tra bandiera rossa e Safety Car possiamo definire a pari condizioni per tutti), Max mette a segno 14 giri veloci. Concluderà la gara con un vantaggio di 19,4 secondi su Ocon (che corrispondono ad una media di 0,780 secondi al giro), 23’’2 su Russell (0,928'' al giro) e 30’’ sulla coppia Leclerc e Norris (1,2'' al giro).

Norris si prende un secondo in concomitanza con il suo giro veloce

Semplicemente impressionante, se pensiamo anche che la pista stava andando via via asciugandosi nel finale. In alcuni tratti si iniziava a intravedere una parvenza di traiettoria asciutta. Senza Max, il giro veloce sarebbe stato realizzato da Norris al 67° giro. Lando prende un po’ le distanze da Leclerc (circa 3’’ il gap in quel momento) e mette a segno un 1’21’’517.

Peccato che proprio nella stessa tornata (67°) è Max Verstappen a siglare il giro più veloce del GP: 1’20’’472 (solo in questa circostanza l’olandese risulta di oltre un secondo più rapido di Norris).

Il quadro generale senza Verstappen

Se diamo uno sguardo ai tempi, se isoliamo Verstappen dal quadro generale, tutti gli altri sono stati più o meno sullo stesso livello, mostrando una supremazia suglia altri a fasi alterne. Il problema di Charles è stata la gestione delle gomme, mentre Norris ha commesso qualche errore di troppo, passando dalla P4 in suo possesso dal riavvio dalla bandiera rossa alla P6 finale anche alle spalle di Leclerc.

Le Alpine sono state le due outsider. Russell da parte sua ha dimostrato a più riprese di poterne avere di più, ma non abbastanza da riuscire a superarle. La pioggia ci ha messo lo zampino e ha rimescolato un po’ le carte facendo venire fuori i pregi e i difetti delle monoposto. Tutte però in linea con i valori del mondiale. Un +-0,5 secondi che a seconda della pista e delle condizioni ci può sempre stare.

Max invece è stato di un altro pianeta. Di un altro livello, un'altra categoria. L’unico in grado di compiere così tanti sorpassi (10 avvenuti prima della bandiera rossa). Per fortuna ha avuto soltanto 25 giri in cui spingere in solitaria, sennò, come ha affermato anche Norris, avrebbe dato un giro a tutti.


Foto: Red Bull Racing; foto interna temperature: Pirelli; foto tempi:  FIA (poi rielaborate)

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