Red Bull, Waché: «La RB20 non è competitiva come sperato». E svela le cause della crisi

Dopo aver dominato in maniera assoluta la stagione 2023, e iniziato al meglio il 2024 con delle vittorie a raffica, la Red Bull nelle ultime settimane sembra aver perso tale stato di forma, non potendo più contare sulla vettura migliore della griglia. A partire dal GP di Monaco, dati alla mano, la McLaren sembra aver compreso e sviluppato al meglio la propria monoposto, capace ormai di issarsi come la migliore della classe e costringere la Red Bull a limitare i danni in classifica, sia sfruttando i passi falsi dei rivali sia facendo totale affidamento su un Max Verstappen in stato di grazia, capace di superare, con le sue incontestabili doti di guida, i limiti della RB20.

Una vettura su cui, a Milton Keynes, i tecnici hanno deciso di intervenire in maniera importante, malgrado fosse l'evoluzione della schiacciasassi RB19, apportando modifiche significative in svariate aree, in particolare al sistema di raffreddamento che è stato del tutto stravolto. Una vettura che, come detto, mai si è mostrata dominante come il modello precedente e che, soprattutto, non è stata in grado di crescere di pari passo con gli aggiornamenti portati in pista, che non hanno garantito i progressi sperati (come quello importante ma poco efficace di Budapest, definito da Max Verstappen come uno dei più cruciali della stagione). Le ragioni di tale calo, ad oggi, sembrano essere due: da una parte la mancanza di performance pura, e dall’altra la necessità di essere sempre al limite, data la costante difficoltà nel trovare il bilanciamento ottimale, sia a causa di alcuni alla complessità della RB20 sia agli assetti deliberati al simulatore (con il team che più volte è stato costretto a scartare il lavoro di preparazione in fabbrica per ricominciare la ricerca del setup in pista).

Una situazione complessa che è stata analizzata, ai microfoni di Motorsport.com, dal direttore tecnico della Red Bull Pierre Wachè, che senza mezzi termini ha dichiarato come il team si aspettava che la vettura 2024 fosse più forte in alcune aree, specie ad alta velocità, rispetto alla RB19. Una certezza figlia delle simulazioni interne, probabilmente errate e su cui il team di Christian Horner sarà chiamato ad intervenire.

"Siamo migliorati rispetto all'anno scorso, ma in alcune aree non abbiamo ottenuto quello che ci aspettavamo. Nelle curve veloci ci aspettavamo più di quello che abbiamo. Senza pensare alla competitività della vettura, basandoci sui nostri riferimenti, ci aspettavamo di più. Nelle curve a media e bassa velocità siamo migliorati dall'anno scorso. Nelle curve ad alta velocità eravamo più deboli rispetto all'anno scorso rispetto alla concorrenza. Sui cordoli siamo deboli, ma lo eravamo già l'anno scorso. Non abbiamo fatto i miglioramenti attesi".

Di fatto, per quanto la Red Bull sia ancora oggi la vettura migliore nelle curve veloci, vede il proprio margine assottigliarsi rispetto al passato, dato che McLaren, Ferrari e Mercedes, si sono avvicinate. Alla domanda specifica sul perché le previsioni Red Bull siano risultate inferiori alle aspettative, Wache ha spiegato che ciò potrebbe essere legato ai problemi di correlazione tra pista e simulazioni: un problema evidenziato anche da Max Verstappen in Ungheria. Previsioni che, invece, erano state ampiamente azzeccate relativamente alla forma via via maggiore dei rivali e sempre più vicini alla Red Bull.

"Stiamo usando una galleria vecchia e può anche essere legato alla capacità ridotta a causa della nostra posizione nel campionato o al fatto che è il terzo anno con questo tipo di regolamenti. Poi, ad essere onesti, ci aspettavamo che gli avversari arrivassero prima. Nel 2022 non avevamo la macchina più veloce. La Ferrari aveva la vettura più veloce. Ci aspettavamo grande competizione nel 2023, non è stato così. Anche per il 2024 ci aspettavamo che la concorrenza ci fosse fin dall'inizio, le prestazioni che si possono ottenere con la macchina sono limitate con gli stessi regolamenti. Dopo le prime gare sono tornati, magari con un po' di ritardo. Le limitazioni che si hanno sono elevate e quello che si può trovare per fare passi avanti diventa sempre più difficile. Gli avversari torneranno".

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Foto copertina x.com

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