«Sainz-Williams: parcheggio ben pagato o c'è qualcosa che non sappiamo?». L'idea di Turrini
02/08/2024 12:20
È la notizia che da qualche giorno sta animando il paddock della F1, anche data la quiete della massima serie. Stiamo parlando dell'ingaggio da parte della Williams di Carlos Sainz a partire dal 2025: una notizia nell'aria da tempo ma che, in qualche modo, rappresenta una sorpresa per tutti a causa dell'apparente passo indietro compiuto dallo spagnolo che, difatto, passerà da un top team come Ferrari al team di Grove, in questo momento ottava o nona forza un campo, che in questo avvio di stagione ha deluso e compiuto un passo indietro rispetto ai risultati del 2023.
Uno stato dell'arte che, malgrado tutto, sembra aver convinto lo spagnolo (in uscita dalla Ferrari per fare spazio a Hamilton), che pur corteggiato da mezza griglia (secondo alcuni anche, nei mesi scorsi, da top team come Red Bull e Mercedes) ha scelto di unirsi al progetto del team britannico. Una decisione importante e allo stesso tempo coraggiosa per il madrileno, che sottolinea le doti di persuasore di James Vowles, team principal della Williams ed ex Mercedes, che dal suo arrivo a Grove ha avuto le idea chiare sulle aree di intervento e sul far trasparire la consapevolezza delle potenzialità del team e della sua capacità di reagire e tornare ai fasti di un tempo.
Una visione per cui ha deciso di puntare sul pilota della Ferrari, secondo molti addetti ai lavori una specie di "segnale" di forza da inviare al Circus iridato e da sfruttare come trampolino di lancio per convincere altri pezzi pregiati del mercato, magari tecnici, ad unirsi al team per tornare in alto. Aspetto, questo, di cui in molti hanno parlato e che potrebbe essere l'unica spiegazione, al netto di altre motivazioni economiche, tale da giustificare il passaggio di Carlos Jr a Grove sia a causa delle ottime cose mostrate in Ferrari sia a causa delle offerte di team indubbiamente in migliori condizioni. Un quadro, questo, di cui ha parlato anche Leo Turrini nel suo blog "Profondo Rosso".
"Quando la Ferrari annunciò Hamilton, sinceramente credevo che [...] sia Mercedes che Red Bull avrebbero considerato lo spagnolo. [...] McLaren sta a posto, in Aston un volante è assegnato per diritto dinastico. Audi è una scommessa per ora al buio [...]: perché i Bibitari e Toto Wolff non hanno colto l’occasione al volo? A me il Sainz in Rosso non è dispiaciuto. Se uno sta ai risultati, dico i numeri, è stato sul livello di Leclerc. Sainz è tosto, in certe cose è meglio del monegasco. La Williams è la ottava/nona scuderia del Mondiale. Perché Sainz va lì? È un parcheggio per un anno ben pagato? Oppure Williams ha in serbo qualcosa che non sappiamo, qualcosa che permetterà al glorioso team di tornare grande? [...] Ripeto, qui qualcosa non torna".
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Foto copertina x.com