La Ferrari si è presentata in Bahrain con la necessità di mostrare dei miglioramenti importanti, avendo apportato alla SF-25 diverse modifiche per avere maggiore prestazione.
Gli aggiornamenti investono principalmente l'area del fondo, fondamentale per le monoposto dell'attuale era regolamentare, ma anche la parte posteriore, in particolar modo del diffusore e dell'ala.
Il Cavallino ha avuto i riscontri sperati nelle prove libere di Sakhir? Analizziamo insieme la telemetria per cercare di rispondere a questa domanda.
Leclerc ha ragione: la McLaren è di un altro pianeta
Come possiamo notare dal grafico riportato in basso, la McLaren di Piastri si dimostra nettamente superiore nella simulazione di qualifica, rifilando mezzo secondo a Leclerc. In particolare, due decimi dell'intero distacco vengono acculumati nel terzo settore, che comprende solamente due curve.
Ciò significa che la vettura della Scuderia soffre di un maggiore degrado termico.
In configurazione da gara, lo scenario non è più roseo: mettendo a confronto gli stint completati da Norris e Hamilton (grafico in basso), si nota chiaramente come il trend della MCL39 sia estremamente positivo rispetto alla Rossa.
E il distacco? Praticamente lo stesso del giro secco: mezzo secondo in media.
Anche nella più ottimista delle ipotesi, che vedrebbe una Ferrari ancora da ottimizzare sul tracciato del Bahrain, recuperare quello svantaggio risulta praticamente impossibile.
Va specificato, però, che negli altri venerdì di inizio stagione, la SF-25 ha espresso il meglio di se stessa; mentre a Sakhir potrebbe essersi verificato l'esatto opposto.
Insomma, nonostante sia complicato stimare quanto gli aggiornamenti rappresentino un passo in avanti per la Rossa, l'unica certezza è la veridicità delle parole di Charles Leclerc: "La McLaren è di un altro pianeta".
A Maranello è arrivato il momento di interrogarsi sulla bontà di questo progetto...
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Foto copertina www.ferrari.com
Foto interna www.f1-tempo.com
