GP Arabia Saudita, rabbia Racing Bulls contro Haas: «Comportamento antisportivo»

La trasferta in Arabia Saudita si è ormai conclusa da tre giorni, eppure ci saranno degli strascichi che verranno inevitabilmente portati fino alla tappa in Australia che avrà luogo tra poco meno di due settimane. Questa volta non si parla di Red Bull, Ferrari o Mercedes, ma una delle parti coivolte è una squadra che lotta per primeggiare all'interno del cosiddetto "midfield": stiamo parlando della Haas.

Il team a stelle e strisce a Jeddah, complice anche il ritiro dell'Aston Martin di Lance Stroll, ha ottenuto il primo punto della sua stagione grazie al decimo posto di Nico Hulkenberg. Ciò che però ha scaturito il malumore negli avversari è il modo in cui la squadra di Gene Haas lo ha conquistato, con una strategia parecchio discutibile.

Kevin Magnussen, la cui gara era ormai compromessa a causa di due penalità per alcune manovre al limite durante la bagarre con Alexander Albon prima e Yuki Tsunoda poi, ha deliberatamente rallentato i piloti alle sue spalle per favorire la sosta ai box del compagno di squadra che, così facendo, è potuto uscire agevolmente davanti al gruppo.

RB non ci sta: la stizza del DS Permane

Chi non le ha mandate a dire sono stati i vertici di Racing Bulls che, nella figura del Direttore Sportivo Alan Permane, nell'immediato post-gara hanno voluto sottolineare il comportamento, a detta loro inadeguato, della Haas: "Magnussen è uscito di pista per sorpassare Tsunoda e poi lo ha rallentato fino a due secondi al giro, in modo che Hulkenberg potesse entrare e uscire dai box prima di tutte le altre vetture. Non mi sembra corretto; è la definizione di comportamento antisportivo. Noi e altri team parleremo con la FIA di questo problema in vista delle gare future".

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