Gran spettacolo al 'Rodeo' di Miami, ma è questo lo show che vogliamo?

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Il Gran ‘Rodeo’ di Miami ci ha fatto provare molte emozioni. Con lo ‘sceriffo’ della Florida che ha deciso forse di darsi malato e ha cercato di fare ordine, probabilmente in smartworking visti i risultati, i piloti si sono sbizzarriti nel domare i loro 'cavalli' imbizzarriti.

Ci voleva un preambolo così, un po’ bislacco, per introdurre l’argomento che andremo a trattare. Fortunatamente il GP di Miami ci ha fornito tanti spunti di riflessione, anche se di qualcuno ne avremmo fatto anche a meno. Come le penalità date e non date dalla Federazione nel corso del weekend.

Penalità Magnussen, come vietare la carne ad un vegano

Partiamo dalla Sprint Race del sabato. Il comportamento di Magnussen, ad impedire volontariamente ad Hamilton di superarlo spingendolo fuori pista ogni volta ne avesse l’occasione, sfiorando anche un brutto incidente se solo Lewis non avesse alzato il piede, è stato punito con 35’’ di penalità. In questo caso lo 'sceriffo' a cui facevamo riferimento prima non era malato, era presente. Come si fa ad essere arrivati a comminare una sanzione di 35’’ ad un pilota nel corso di un evento? Soprattutto quando dall’altra parte il conducente in questione sembra fregarsene altamente di quello che viene deciso nella sala dei commissari.

Con la FIA che si prodiga tanto in nome della sicurezza è quasi difficile da credere di aver assistito a qualcosa del genere. Sembrava che si stesse tornando sulla retta via quando è apparso il comunicato in tarda serata in merito ad un fascicolo aperto sul danese per ‘presunta condotta antisportiva’. Tutto però poi risolto in un nulla di fatto... La Sprint Race è apparsa così come un ‘Rodeo’ senza regole, perché penalizzare di 35’’ un pilota a cui interessa solo spingere fuori pista l’avversario è un po’ come proibire di mangiare carne ad un vegano.

Parliamo di Perez...

E se pensavamo che non potesse andare peggio di così, in gara ci si mette anche Perez con la sua partenza a fionda che nemmeno lo Stroll di Ungheria 2021 avrebbe saputo fare meglio. Fortuna che Leclerc e Verstappen non si trovavano in traiettoria. Sainz è l’unico che si accorge del suo arrivo e per evitarlo perde la posizione su Piastri. Non deve esserci per forza un contatto per dare una penalità… Nella circostanza la fortuna ci ha messo lo zampino, ma bisognerebbe essere più severi su simili episodi.

Il duello Piastri-Sainz

I commissari hanno lasciato correre fin troppo anche in occasione del duello Piastri-Sainz. Tra quelli che analizzeremo, forse, la sanzione per Carlos è il male minore. Avendo praticamente messo fuori gioco il pilota della McLaren ci si potevano aspettare anche 10’’ di penalità. In questo caso i commissari potrebbero essersi resi conto che avrebbero dovuto comminare però anche 5’’ a Piastri per l’eccessiva difesa sullo spagnolo fatta qualche tornata prima e così la sanzione per il pilota della Ferrari è scesa a 5’’ (libera ipotesi di chi scrive).

Inizio di stagione molto complesso da parte della FIA fino a questo momento. Molto spesso le decisioni prese in una determinata gara vanno in contrapposizione con quelle fatte nei weekend precedenti e questo non fa bene alla Formula 1 perché confonde. Destabilizza non solo gli spettatori, ma anche i piloti.

In definitiva credo ci dovremmo porre tutti una domanda. Non serve rispondiate apertamente. Prendetevi un attimo, riguardate i replay e gli highlights se volete, ma poi prendetevi un attimo e da appassionati di Formula 1 chiedetevi: è davvero questo ciò che vogliamo vedere?


Foto copertina: X, Formula1; foto interna: X, Formula1

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