Hamilton sullo scontro Verstappen-Perez: «Mi ricordano i Kardashian»

La Red Bull ha vissuto una stagione di Formula 1 straordinaria in termini di risultati. La squadra di Milton Keynes è stata inarrestabile, soprattutto con il suo primo pilota, Max Verstappen, che non ha lasciato altro che le briciole ai suoi avversari, compagno di squadra incluso. La batosta assestata ai suoi avversari è stata storica. Ha ottenuto 15 vittorie dominanti e ha concluso l'anno con un record assoluto di punti (454), scavando un solco già enorme a metà campionato da quello che sembrava il suo rivale, Charles Leclerc.

Ma, a parte la punizione ricevuta dalla FIA per aver violato la regola del budget cap nel 2021, in questa stagione in Red Bull non sono mancate tensioni e malumori tra i piloti.

Il momento più alto di questa tensione si è raggiunto in Brasile, quando Verstappen si è rifiutato di aiutare il suo compagno Checo Perez creando una grande confusione nella squadra, confusione alimentata anche dal forte messaggio via radio di Max al suo muretto nel momento in cui non ha rispettato le indicazioni, "ho le mie ragioni, non chiedetemelo mai più"

Checo era impegnato nella lotta per il secondo posto nel Mondiake, ed il fatto che Max non gli abbia ceduto la posizione ha fatto saltare la pazienza al pilota messicano

"Sono molto sorpreso, non so cosa sia successo, soprattutto per tutto quello che ho fatto per lui", ha detto Perez. "Non capisco le sue ragioni. Penso che se ha due campionati è grazie a me".

Si dice che in F1 il principale avversario di ogni pilota sia proprio il compagno di squadra. Dovrebbe saperlo anche Lewis Hamilton, che si è trovato in situazioni simili al suo anno di esordio in McLaren, quando ad affiancarlo era un certo Alonso, e nel 2016 in Mercedes, quando arrivò più volte allo scontro con l' "amico" Nico Rosberg, poi vittorioso in Campionato. Eppure Hamilton ha visto sfumature diverse nella tensione che ha caratterizzato i piloti Red Bull, rilevando aspetti di uno show persino divertente:

"Ad essere sincero, quello che è successo con la Red Bull in Brasile mi ha ricordato un po' 'The Kardashians'. È stato piuttosto divertente, molte delle cose che ho sentito nei giorni successivi sono state molto divertenti. Sono sicuro che tutto questo verrà trasmesso su Netflix, sarà fantastico per i fan", ha detto Lewis su Channel 4.

L'arrivo di Daniel Ricciardo in Red Bull come terzo pilota ha alimentato ulteriori voci di un rapporto ormai incrinato tra Max e Checo, con il team pronto ad una clamorosa sostituzione del pilota che potrebbe affiancare Max nel 2023. Il Campione olandese ha però chiarito che le cose non stanno come possono apparire dall'esterno

"Penso che se spiegassi le mie ragioni, la gente non capirebbe comunque". Ha detto Verstappen.

"La gente non capisce nemmeno cosa succede dietro le quinte durante la stagione. Curiosamente, la gente pensa che io non sia un pilota di squadra, quando invece sono sempre molto aperto. Il mio rapporto con Checo è buono, come lo è sempre stato".

F1 2023: una stagione fratricida 

Sicuramente la griglia di partenza della prossima stagione vedrà molte potenziali lotte interne alle scuderie, in virtù di nuovi delicati equilibri.

In Ferrari, dove forse anche a causa di questo è saltata la testa di Mattia Binotto, si dovrà stabilire il ruolo di primo pilota tra Sainz e Leclerc, entrambi sicuri di poter essere il pilota su cui contare.

In Alpine potrebbero esserci scintille tra i due piloti francesi Ocon e Gasly, per definire una leadership nella nazionalissima scuderia francese.

In Mercedes, si rinnoverà in modo forse più intenso il duello/confronto tra il giovane e talentuoso Russel ed il leone mai domo Lewis, soprattutto se lotteranno per qualcosa di più importante della quarta posizione in classifica.

In Aston Martin, Alonso potrebbe portare la sua tradizionale dose di irriverenza nella scuderia dove ovviamente le attenzioni sono rivolte al "figlio del capo" Lance Stroll.

Anche in Haas la nuova coppia Hulkenberg/Magnussen promette non poche scintille tra i due focosi piloti che già in passsto ci hanno regalato qualche momento molto inteso, come l'indimenticabile "succhiami le palle tesoro" di Kevin a Nico in risposta alla provocazione del pilota tedesco infuriato per il contatto che li aveva visti coinvolti nella gara di Budapest del 2017.

Non è improbabile che anche i nuovi giovanissimi ed affamati piloti arrivati in McLarenWilliams ed AlphaTauri, ovvero Piastri, Sargeant e De Vries, non possano mettere un po' di pepe in coda ai rispettivi compagni Norris, Albon e Tsunoda, probabilmente il giapponese meno Zen del pianeta. 

L'unica squadra al sicuro da scintille interne sembra essere l'Alfa Romeo, dove il glaciale Bottas ha confermato anche quest'anno il suo ruolo di compagno di squadra perfetto.

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Foto www.eurosport.it

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