Sainz: «Qualifica difficile, peccato aver perso la pole. Gara? Non abbiamo il ritmo»

Dopo due anni di assenza, in questo 2022 il Gran Premio di Singapore è tornato a far parte del calendario di Formula Uno. Un appuntamento che, ormai da anni, è parte del circus iridato e che, durante le sue tredici edizioni, ha sempre regalato spettacolo, in gara ma ancor di più in durante le qualifiche, sempre tirate, spettacoli e incerte. Qualifiche che, data la conformazione del cittadino di Marina Bay, sono fondamentali per l'esito del GP, dal momento che una pole equivale ad una mezza vittoria in gara.

A rendere ancor più spettacolare la qualifica del GP di Singapore, quest'anno, ci ha pensato la pioggia che, sin dalla mattinata ha rimescolato le carte e creato imprevedibilità. Imprevedibilità accentuata dal tracciato che, via via, andava asciugandosi, andando a premiare le scelte coraggiose dei team nel passare dalle gomme intermedie alle slick e il coraggio di osare dei piloti per estrarre l'ultimo, fondamentale decimo di secondo nel giro che conta. Dopo 60 minuti di show, ad ottenere la partenza al palo è stata la Ferraridi Charles Leclerc, che ha battuto Perez ed Hamilton, sfruttando anche il passo falso di Max Verstappen, che non ha terminato il giro per mancanza di benzina sulla sua Red Bull.

Solamente quarto, a fine giornata, si è piazzato Carlos Sainzche, appena sceso dalla sua F1-75, si è presentato al ring delle interviste per rispondere alle domande dei giornalisti, mostrando un lieve malcontento per non aver confezionato un giro perfetto, tale da permettergli di centrare la pole.

"È incedibile quanto un decimo e mezzo faccia la differenza, soprattutto rispetto alle pole. Era una qualifica tirata, ma so bene dove ho preso questo decimo e mezzo che alla fine mi è mancato per la pole, basta guardare gli on-board per capire", ha affermato ai microfoni di 'Sky Sport F1'.

Carlos è entrato poi maggiormente nel dettaglio nell'analisi della sua giornata, sottolineando quanto la gestione del timing del suo giro non sia stata perfetta. Una gestione di cui, per migliorare in futuro, dovrà parlare con il team e che lo ha portato a fare l'ultimo push a due minuti dalla bandiera a scacchi, non sfruttando la grossa evoluzione della pista che in quel momento si stava asciugando.

"È un peccato aver fatto il giro molto presto, quando mancavano 2 minuti alla fine e la pista si stava asciugando. In quel momento c'era molto tempo da trovare. Dobbiamo analizzare insieme al team questi fattori per capirci meglio tra noi. Comunque non posso essere troppo critico su questo distacco".

Al madrileno è stato poi chiesto un commento sulle difficoltà di lettura della sessione, sia per quanto riguarda i crossover per il cambio mescola, sia per quanto riguarda la comprensione del tracciato che, con il passare dei minuti, si asciugava e mutava le condizioni di aderenza.

"Per me la letteratura della qualifica è stata semplice: bisognava mettere la slick in Q3 e tentare il giro il più tardi possibile. Abbiamo fatto tutto, tranne il giro all'ultimo istante. La pista era complicata ed era difficile mettere insieme il giro, ma la gestione è stata buona".

Prima di congedarsi, Carlos ha svolto una breve analisi sul momento di competitività della Rossa, sempre solida e veloce in qualifica ma in cerca di risposta sulla solidità del passo gara e della gestione gomma.

"Sono due o tre qualifiche che siamo in lotta per la pole, quello che manca è il passo gara. Vedremo domani come siamo messi sul passo".

 

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Foto: Carlos Sainz

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